I comportamenti di dipendenza sono di varie tipologie e vengono definiti come disturbi cronici recidivanti caratterizzati da “compulsione”, “acting” e sintomi “astinenziali”.
E’ una problematica che indica fattori bio-psico-sociali, infatti oltre a compromissioni biologiche si verificano danni sociali correlati, mentre a livello neurologico si attiva un ciclo dell’addiction che prevede un loop in cui : craving/tolleranza/astinenza mantengono la problematica in vita.
Le tipologie d’uso prevedono diverse comorbilità e significati:
- esperienziale
- edonistica
- sperimentale
- distruttiva
- medicale
La dipendenza viene dunque definita come uno stato psicofisico derivante dall’assunzione di una sostanza psicotropa che attiva modifiche comportamentali e psichiche al fine di evitare il malessere della privazione.
Le dipendenze comportamentali hanno come oggetto la messa in atto di un' azione: dalla ludopatia allo shopping compulsivo e dal sex addiction , per finire con il workaholism e molto altro ancora.
Una dimensione che riguarda innumerevoli realtà che hanno in comune il malessere ed il disagio accomunando fragilità personali, relazionali, familiari e sociali che in qualche modo alimentano il ricorso all’effetto “anestetico” delle sostanze o delle conseguenze/azioni psicotrope.
La psicoterapia parte dal presupposto che un individuo con dipendenza sia deprivato emozionalmente ed il percorso si deve poter proporre come:
A) Una risposta correttiva a situazioni in cui nei legami primari si sono sviluppati sintomi e comportamenti problematici a causa di un ambiente incapace a dare supporto, attenzione protezione ed interesse per la vita emotiva che si sviluppa.
B) Uno strumento di rieducazione a funzioni individuali più adeguate finalizzate a condizioni di crescita e maturazione personale, laddove il ciclo vitale del paziente, inserito nei suoi sistemi di riferimento, risulti carente o fallimentare.
C) Un' esperienza di responsabilizzazione come possibilità di acquisire competenze e dignità superando lo stadio della dipendenza e della controdipendenza, della confusività e delle insoddisfazioni persistenti.
E’ un lavoro di conoscenza che si intreccia con la cura emotiva di sé, rivisitando la propria biografia personale, riattualizzando mentalmente le dinamiche affettive prevalenti nel contesto primario di socializzazione.